Ci sono personaggi che non appartengono soltanto alla storia, ma alla nostra memoria più profonda. Sen no Rikyū, maestro della cerimonia del tè, è uno di questi. Yasushi Inoue, nel suo romanzo Morte di un maestro del tè, lo dipinge con delicatezza, restituendoci non solo l’uomo, ma il suo modo di abitare il mondo.
Rikyū non è un eroe fragoroso: la sua grandezza risiede nel silenzio. Nei suoi gesti lenti, nella cura di un dettaglio, nella capacità di trasformare un momento quotidiano in un rito. Ogni tazza di tè preparata da lui era un invito alla contemplazione: non bere per saziare, ma per fermare il tempo.
Inoue ci racconta di un uomo che vive in equilibrio tra la bellezza e il potere, tra la purezza di una stanza vuota e le ombre di un’epoca in cui anche il tè poteva diventare strumento politico. Ma ciò che resta, oltre le tensioni storiche, è la sua idea di essenzialità: togliere il superfluo per lasciare emergere l’anima.
E leggendo queste pagine, viene spontaneo chiedersi: come possiamo noi, oggi, portare nella nostra vita un frammento di quella stessa calma? Forse bastano piccoli gesti: accendere una lanterna e lasciare che la sua luce calda accompagni la lettura, scegliere una tazza che diventi compagna silenziosa, posare libro e bevanda su un vassoio intrecciato che profuma di naturalezza.
Non si tratta di imitare un rituale antico, ma di ritrovare la sua essenza: abitare il momento presente con semplicità e grazia. Così, mentre scorriamo le pagine di Inoue, possiamo anche creare un nostro angolo di pace — uno spazio in cui la letteratura incontra la vita.
Per portare un frammento del silenzio e dell’armonia di Rikyū nella vostra casa, ecco alcuni oggetti scelti con cura che accompagnano la lettura e trasformano ogni momento in un piccolo rituale di bellezza.
